• Quali novità ci sono per un uso più economico ed ecologico dei mezzi di trasporto? • In che modo ognuno di noi può consumare meno energia in questo settore? Una delle caratteristiche del mondo di oggi è la notevole mobilità delle persone e delle merci, af data però a un sistema di trasporti che consuma grandi quantità di energia. Un modello su cui ognuno di noi può agire in modo ef cace con l’obiettivo di risparmiare energia primaria. Il trasporto “intelligente”
Oggi i trasporti hanno un peso determinante nei consumi energetici globali : assorbono infatti il 20% dell’energia primaria . Secondo la IEA, nei prossimi due decenni la quantità di energia consumata da questo settore salirà al ritmo dell’1,3% annuo. La crescita si concentrerà nei paesi di recente industrializzazione , dove il numero di veicoli in circolazione aumenta esponenzialmente: in Cina nel 1997 si contavano 4,7 autovetture ogni mille abitanti, nel 2011 erano già salite a 56. Come nei paesi occidentali, anche in buona parte del resto del mondo l’ automobile appare destinata a diventare il mezzo più usato per il trasporto delle persone ( • Figura 1 ). La fonte energetica nettamente più utilizzata dalle auto è e rimarrà a lungo il petrolio (gasolio e benzina), ma va crescendo l’impiego di motori a metano o alimentati in modo diverso. • In particolare stanno conoscendo un buon successo le auto ibride ( • Figura 2 ), che dispongono di un “doppio motore”: uno elettrico, alimentato da batterie a ioni di litio, e uno a combustione che utilizza carburanti convenzionali. In genere quello elettrico lavora a basse velocità ( no a 30- 40 km/h), tipiche del traf co urbano; quello a combustione entra in funzione a velocità superiori. In questo modo si riducono notevolmente le emissioni inquinanti in città. Le batterie elettriche si ricaricano durante il movimento stesso dell’auto (nelle tratte dove entra in funzione il motore tradizionale), o collegandole a una presa elettrica: in molte città sono già diffuse colonnine pubbliche a pagamento.
• Le auto esclusivamente elettriche oggi hanno una discreta diffusione nelle aree urbane; spesso si tratta di utilitarie acquistate da società di noleggio tradizionale o di car sharing (si chiama così il servizio che permette di utilizzare l’auto su prenotazione, prelevandola e riportandola in un parcheggio e pagando in base all’utilizzo fatto). Presentano però una limitata autonomia di percorrenza e costi relativamente elevati: ciò ne frena il successo su larga scala. Sono allo studio batterie più ef cienti ed economiche (secondo alcune stime, i loro prezzi caleranno di oltre il 50% nei prossimi 15 anni); in Italia, il Piano Nazionale Infrastrutturale del 2013 prevede il moltiplicarsi delle colonnine pubbliche di ricarica (saranno 130.000 entro il 2020) per favorire l’utilizzo di questi mezzi.
• FIGURA 2 - Il mercato delle auto ibride è in espansione, soprattutto in Giappone e negli
Stati Uniti (paese in cui circola il maggior numero di auto di questo genere: dal 1999 al 2013 ne sono stati venduti oltre 3 milioni di esemplari, pari all’1,45% del totale delle auto vendute). Si stima che nel 2040 le auto ibride saranno il 35% dei veicoli in circolazione nel mondo.
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compagnia: si fa risparmiare a papà circa un paio di euro al giorno, si fa un po’ di movimento , si aumentano gli scambi sociali , non si ha il problema del parcheggio . Dove e quando possibile, usare i mezzi pubblici ; è una soluzione spesso conveniente, soprattutto in città.
condividere con genitori e amici. • Usare meno l’automobile : sembra ovvio, ma spesso si è così abituati a usare l’auto da non rendersi conto di quante volte potremmo farne a meno. Per esempio, se la scuola è abbastanza vicina, si può andare a piedi o in bicicletta , da soli o in
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