Atlante dell'Energia

DAL BIG BANG AL TERZO MILLENNIO

Per millenni l’uso del fuoco andò afnandosi, mentre fu necessario aspettare circa il 2500 a.C. perché gli uomini cominciassero a sfruttare una nuova energia: la forza del vento . Le imbarcazioni a vela favorivano gli spostamenti e, qualche secolo più tardi, le pale dei mulini a vento sfruttavano la forza motrice per varie attività: macinazione dei cereali, irrigazione dei campi e altri lavori sino ad allora svolti grazie alla forza muscolare di uomini e animali da soma. Dopo quella del vento, fu la forza dei umi a essere sfruttata per azionare mulini ad acqua in grado di ruotare grazie alle cosiddette “ruote a cucchiai” ( • Figura 3 ). I mulini a vento e ad acqua rappresentano rispettivamente gli antenati dei sistemi moderni per produrre energia elettrica negli impianti eolici ( vedi pagine 90-93) e negli impianti idroelettrici ( vedi pagine 84-87). Storicamente, il grande salto di qualità nell’uso delle fonti di energia coincide con la Prima Rivoluzione Industriale, argomento delle prossime pagine.

• FIGURA 2 - Per accendere il fuoco, ancora oggi alcune popolazioni (come i Boscimani, nella foto) sfruttano l’attrito di bastoncini di legno, resi incandescenti dallo sfregamento, fino a quando le pagliuzze poste intorno non si infiammano. Sono noti anche altri sistemi di accensione volti a provocare scintille, come l’urto violento tra pietre.

Ceramiche

Agricoltura

Utensili in bronzo

• FIGURA 3 - Antica ruota di mulino ad acqua costruita soltanto con legno e ferro, eppure efficientissima. Sistemi come questo trasformano l’energia posseduta dall’acqua in movimento rotatorio della ruota e del suo grande asse centrale. Quest’ultimo è collegato a macine, soffietti metallurgici, sistemi di chiuse per l’irrigazione e il pompaggio ecc. Lavori analoghi sono svolti dal movimento trasmesso dalle pale eoliche dei mulini a vento.

Scrittura

50 .000 anni fa

15 .000 anni fa

5000 anni fa

Fase fredda

• FIGURA 1 - L’immagine illustra le diverse tappe

dell’evoluzione umana. La scoperta del fuoco, risalente a oltre 300.000 anni fa, determinò un grande cambiamento nel modo di vivere degli uomini preistorici.

Fase calda

Ere glaciali

(ambra, vetro o plastica), se elettrizzati, si respingono , mentre si attirano se sono di materiale diverso. Quando abbiamo i “capelli elettrici” che si rizzano in testa – capita specialmente in giornate ventose o dopo averli pettinati – significa che si sono elettrizzati e, essendo dello stesso materiale, si respingono

e quindi tendono a distanziarsi il più possibile. Puoi fare un semplice esperimento: prepara dei piccoli ritagli di carta (circa 0,5 cm di lato), strofina vigorosamente una penna di plastica contro la manica del tuo maglione per mezzo minuto; quindi, avvicina la penna alla carta. In questo caso c’è attrazione tra i due

materiali elettrizzati perché sono diversi. Nel '700, lo scienziato e statista statunitense Benjamin Franklin stabilì convenzionalmente che le cariche del vetro sono di tipo positivo, quelle dell’ambra di tipo negativo. Lo studio dell’elettricità e dei suoi fenomeni era solo all’inizio.

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