Atlante dell'Energia

PANORAMA ENERGIA

Un’altra classicazione delle fonti energetiche le distingue in non rinnovabili e rinnovabili ( • Figura 1 ). Le fonti energetiche non rinnovabili sono quelle presenti sulla Terra in quantità più o meno abbondante e che, sfruttate nel tempo, niranno con l’esaurirsi; i combustibili fossili, per esempio, appartengono a questa categoria. Le stime attuali indicano risorse di petrolio superiori al doppio delle quantità no a oggi utilizzate ( vedi pag. 134-135). Il progresso tecnologico inoltre consente di scoprire nuovi giacimenti un tempo non identicabili e di produrre petrolio e gas in ambienti difcili (aree ghiacciate, profondità marine ecc.) che no a pochi anni fa non si pensava di poter sfruttare. Le fonti energetiche rinnovabili sono quelle che potranno cambiare nell’aspetto ma non si esauriranno, come il vento, la luce solare, il calore terrestre, ma anche l’acqua e le biomasse (per esempio la frazione umida dei riuti domestici o scarti agricoli). Tali caratteristiche le rendono strategiche per il futuro del mondo intero, sempre più bisognoso di energia disponibile a lungo termine ( • Figura 2 ).

idroelettrica

Energia rinnovabile

eolica

biomasse

geotermica

solare

eolico, fotovoltaico, solare, geotermico 1%

biomasse, biogas e termovalorizzazione 10%

idroelettrica 2% nucleare 5%

• FIGURA 1 - I combustibili fossili e l’uranio (che serve per produrre energia nucleare) sono fonti non rinnovabili; fonti rinnovabili sono invece la radiazione solare, il vento, l’energia cinetica dell’acqua, il calore interno della Terra (l’energia geotermica) e le biomasse.

petrolio 32%

Consumi energetici mondiali

• FIGURA 2 - Questo grafico (riferito ai consumi energetici per fonte dell’anno 2011) ci dice che l’umanità, nel suo complesso, affida circa l’82% dei suoi consumi ai combustibili fossili e circa il 5% all’energia nucleare, tutte risorse non rinnovabili. Soltanto il restante 13% dei consumi è affidato a risorse rinnovabili.

gas 21%

carbone 29%

Energia intelligente... ❱

❱ Per riscaldare un edificio costruito con le tecnologie di vent’anni fa, occorre una quantità di energia pari a 20 litri di combustibile all’anno per ogni metro quadrato di superficie. Oggi una casa consuma anche meno di 1,5 litri/m 2 all’anno,

grazie all’aumento dell’efficienza energetica ( vedi pag. 124-125: scelte di materiali, tecniche costruttive ecc.). Il solo gesto poi di abbassare il termostato di casa di 1 °C, per esempio da 2 °C a 20 °C, fa risparmiare il 6% di energia per il riscaldamento.

1,5 litri di combustibile

20 litri di combustibile

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