Atlante dell'Energia

Petrolio: i giacimenti Un pizzico di chimica e qualche nozione di geologia ci aiutano a scoprire le proprietà del petrolio, una parola che deriva dal greco e signica, in modo assai suggestivo, “olio di pietra”.

• Che cos’è e da dove deriva il petrolio? • Come si formano i giacimenti petroliferi?

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Il petrolio , dal punto di vista chimico, è una miscela di idrocarburi , comprendente parti liquide, solide e gassose in proporzioni variabili, quantità minime di azoto, ossigeno, zolfo e vari metalli in tracce. Il petrolio di cui parliamo in queste pagine rappresenta la frazione liquida , nota come greggio ; esiste anche una parte gassosa chiamata gas naturale di cui tratteremo alle pagine 52-53. Il primo passo nella genesi del petrolio si compie principalmente nelle acque costiere popolate da una miriade di organismi microscopici, il plancton , da alghe e da piccoli animali come molluschi e crostacei. Dopo la morte i loro resti, come una pioggia ininterrotta, precipitano inesorabilmente verso il fondale, accumulandosi millennio dopo millennio. Tale materiale organico, depositandosi insieme a fango e sabbia, forma una serie di strati. Successivamente ecco cosa accade ai sedimenti nel corso di milioni di anni: • in assenza di ossigeno, a 50-100 °C, uno stuolo di batteri anaerobici (che vivono senza ossigeno) degrada lentamente, in molecole più piccole di idrocarburi, le grandi molecole (carboidrati, proteine, grassi ecc.) di cui sono composti gli organismi; • in tempi geologici i sedimenti, sottoposti a pressioni crescenti, si compattano formando la cosiddetta roccia madre , contenente una poltiglia di idrocarburi molto viscosa, quasi gelatinosa; • lentamente la poltiglia di idrocarburi, densa come l’asfalto, si fuidifca dando origine a composti sempre meno viscosi;

• se il processo di degradazione prosegue, in teoria tutto il petrolio

si trasforma ulteriormente in molecole di gas molto semplici (gas naturale).

Ciò che hai letto è la modalità di formazione del greggio all’interno della roccia madre. Da questa tuttavia le gocce di petrolio, più leggere dell’acqua presente

negli interstizi e spinte dalla pressione, tendono a risalire “migrando” attraverso le rocce permeabili (ricche di pori e fratture) che sovrastano la roccia madre. La migrazione si arresta quando la roccia permeabile, detta roccia serbatoio o reservoir , cede improvvisamente il passo a uno strato impermeabile detto roccia di copertura . Qui il petrolio si raccoglie nelle cosiddette trappole petrolifere ; se ne distinguono vari tipi, come si può vedere a fondo pagina. Tali accumuli di petrolio possono essere individuati e successivamente sfruttati, diventando giacimenti ( • Figura 1 ). Tipi diversi di petrolio, defniti non convenzionali , oggi possono essere estratti anche da rocce argillose e da sabbie o scisti bituminosi ( vedi pag. 60-61). In ogni caso, è bene chiarire che non esistono “laghi sotterranei” di petrolio, ma solo rocce serbatoio più o meno porose (o sabbie) che ne sono impregnate. Il processo di formazione del greggio prosegue anche ai giorni nostri.

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PAROLE ❱

Appunti di... ❱

Gas

Idrocarburi Vasta famiglia di composti organici (derivati dall’attività degli organismi viventi) costituiti esclusivamente da due elementi: il carbonio e l’ idrogeno . Esistono idrocarburi solidi o semisolidi (es. asfalto), liquidi (es. petrolio) e gassosi (es. metano).

Gas

...geologia: le trappole petrolifere

❱ La trappola di piega prende il nome da una grande piega negli strati di roccia; il petrolio migra nella parte più elevata della piega e viene trattenuto da uno strato di roccia impermeabile sovrastante.

Roccia impermeabile

Petrolio

Acqua

Petrolio

Faglia

Acqua

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