Atlante dell'Energia

Russia 2872

Ucraina 960

Kazakistan 21.317

Canada 8999

Stati Uniti 1596

Cina 1500

Uzbekistan 2400

India 305

Niger 4667

Malawi 1101

Brasile 231

Riserve di uranio

(tonnellate)

Australia 6991

più di 1.000.000 tra 400.000 e 1.000.000

Namibia 4495

Sudafrica 456

tra 200.000 e 400.000

tra 100.000 e 200.000

• FIGURA 3 - Distribuzione mondiale dei giacimenti di uranio nel mondo e principali paesi produttori.

tra 10.000 e 100.000

Produzione di minerale uranifero (tonnellate - 2012)

delle riserve mondiali, seguita dal Kazakistan (12%) e da Russia e Canada (9%). Ormai da alcuni anni, però, il Kazakistan ha superato l’Australia per quantità di uranio estratto ( • Figura 3 ). Una volta ricavato, l’ossido di uranio viene sottoposto a complesse procedure per ricavarne uranio in forma metallica, base di partenza per l’ottenimento del cosiddetto uranio arricchito destinato alla ssione; il materiale di scarto è chiamato uranio impoverito .

• FIGURA 3 a - Cuproskiodowskite e Uranio grezzo.

• FIGURA 3 b - Boltwoodite e Uranio grezzo radioattivo.

rilascia due o tre neutroni che innescano a loro volta altre ssioni: si è innescata la reazione a catena . Ogni grammo di uranio-235 ( 235 U) sottoposto a ssione sprigiona un’energia pari a 84 megajoule, equivalenti a quella che si ottiene bruciando 20 quintali di petrolio! (in • Figura 2 un esempio di ssione). • Nella fusione nucleare gli atomi si fondono tra loro formando atomi più pesanti: esattamente ciò che accade all’interno della nostra stella, il Sole, che produce energia sotto forma di calore e di luce. L’uranio si trova in bassissime concentrazioni in gran parte delle rocce (circa 3 grammi ogni tonnellata), nei suoli e nelle acque; attualmente si ricava da rocce particolari dette uranifere , sotto forma di ossido di uranio (U 3 O 8 ). I giacimenti uraniferi sono distribuiti in modo molto difforme sul pianeta: l’Australia possiede circa il 30%

Appunti di... ❱

235 U

...chimica-fisica: Fermi e i Ragazzi di Via Panisperna ❱ Negli anni ’30, un gruppo di giovani ricercatori italiani, guidati da Enrico Fermi, scoprì come rendere radioattivi numerosi elementi stabili “bombardandoli” con neutroni. Le scoperte dei “Ragazzi di Via Panisperna” (il soprannome ricorda la via dove era ubicata la sede del Regio Istituto di Fisica dell’Università di Roma) diedero un contributo fondamentale allo sviluppo delle applicazioni della fissione nucleare. Fermi, che ricevette il premio Nobel per la Fisica nel 1938, è considerato uno dei padri dell’energia nucleare, in quanto realizzò negli Stati Uniti il primo reattore nucleare a fissione nel quale, nel 1942, si ottenne la prima reazione a catena controllata.

92 Kr

141 Ba

• FIGURA 2 - Uno dei possibili esiti della fissione di un atomo di uranio-235 : si originano un atomo di bario ( 141 Ba), un atomo di kripto ( 92 Kr) e tre neutroni che, a loro volta, innescano la reazione a catena.

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