Atlante dell'Energia

Energia eolica:

gli impianti

Se il mercato dell’energia eolica mantenesse l’andamento attuale, nel 2040 si potrebbe produrre da questa fonte rinnovabile ben il 7% dell’elettricità mondiale, puntando anche sulla diffusione di impianti di piccola e media potenza.

• Come è distribuita la produzione di energia eolica nel mondo?

• Qual è la situazione in Europa e in Italia?

Africa 0,4%

America Latina 1%

Oceania 1,1%

Nel 2012 la capacità mondiale di produzione di energia elettrica da fonte eolica – alla quale contribuiscono una novantina di paesi – ha raggiunto i 282.000 MW, circa 44.500 MW in più dell’anno precedente, con un incremento del 40% circa rispetto al 2010 ( • Figura 1 ). Nel complesso l’eolico ha generato il 5,5% dell’energia elettrica prodotta nell’UE e circa il 2% di quella mondiale. Secondo le previsioni, entro il 2040 quest’ultimo dato salirà al

• FIGURA 2 - Distribuzione per continente della capacità eolica totale installata nel 2012.

America del Nord 24,1%

Europa 38%

Asia 35,4%

7%. Il paese pioniere dell’eolico, la Danimarca (che ha molti impianti offshore), copre il 28% del proprio fabbisogno di elettricità sfruttando il vento. In termini assoluti, i paesi che producono più energia eolica sono gli Stati Uniti e la Cina , seguiti da Germania e Spagna , ma signicativi incrementi si registrano anche in India . In Europa, continente che guida la produzione mondiale ( • Figura 2 ), ha un ruolo importante anche l’Italia, con una capacità installata totale superiore a 8100 MW (2012). I dati mostrano un deciso incremento dell’incidenza dell’energia eolica sul totale dell’energia elettrica prodotta nel nostro paese: tra il 2011 e il 2012 il suo peso è salito dal 3% circa al 4,4%. Oggi l’eolico è la terza fonte rinnovabile più sfruttata nel paese, dopo l’idroelettrico e il fotovoltaico. Il futuro dell’eolico è legato sia allo sviluppo del mini e micro-eolico ( vedi rubrica a p. 93), sia alla

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• FIGURA 1 - Capacità (espressa in megawatt MW) degli impianti eolici

50.000

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in funzione nel mondo dal 1998 al 2012 (Global Wind Energy Council).

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“spettacolo tecnologico”, come insegna la Danimarca ( nella foto ), che fa dei parchi eolici mete turistico-didattiche. Altre perplessità suscitano la relativa rumorosità degli impianti e il rischio di impatto per gli uccelli in volo che non si accorgono delle pale in movimento; un dato che va considerato anche se i numeri ufficiali di questo genere di collisioni

risultano decisamente bassi. Per il posizionamento di torri eoliche occorre comunque evitare i luoghi stabilmente oggetto dei flussi di uccelli migratori, una situazione facilmente verificabile in fase di progettazione. Per ridurre l’impatto di un parco eolico è anche opportuno interrare i cavi elettrici di collegamento, per evitare il cosiddetto “effetto selva”.

❱ Oltre all’ incostanza dei venti e quindi all’intermittenza dell’energia elettrica prodotta, quali sono gli svantaggi dell’energia eolica? Le critiche più diffuse riguardano l’ aspetto paesaggistico . In effetti, le enormi pale che svettano in luoghi molto esposti potrebbero deturpare il panorama; viceversa, potrebbero anche essere considerati uno

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