Atlante dell'Energia

Bollette alla mano, è abbastanza evidente quali voci pesano maggiormente nel bilancio di una famiglia. Consumi e costi relativi alle utenze del gas per il riscaldamento e dell’energia elettrica fanno la parte del leone. I conti dell’energia di casa

• Quanta energia elettrica consumiamo per l’illuminazione

e gli elettrodomestici, e quanto la paghiamo? • Quanto gas consumiamo per il riscaldamento e per la cucina, e quanto lo paghiamo?

Quest’ultimo costo è quello che ci interessa di più poiché, con qualche accorgimento, è possibile una sua riduzione anche sostanziale (nelle prossime pagine vedremo come sia possibile migliorare l’efcienza energetica degli edici e ridurre diversi consumi domestici). Le tariffe unitarie dell’energia elettrica e del gas (costo per kWh e m 3 ) sono determinate dall’ AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas), che ha funzioni di regolazione e di controllo di questi settori. In Italia i costi dell’energia sono mediamente più elevati di quelli dei grandi paesi europei, a causa soprattutto dell’incidenza di alcuni costi ssi: accise e imposte e, nel caso dell’energia elettrica, anche i cosiddetti oneri generali di sistema ( • Figura 2 ), che comprendono gli incentivi alle fonti rinnovabili. • Consumo elettrico . Per la maggior parte delle utenze residenziali , i contatori limitano la potenza istantanea disponibile a 3 kW (kilowatt, vedi pag. 106-107). I costi relativi ai consumi effettivi variano in funzione del contratto scelto dall’utente e sono suddivisi in scaglioni (chi consuma di più entra in fasce di maggior costo unitario); inoltre sono previste tariffe orarie differenziate per incentivare il consumo di elettricità di sera e nei giorni festivi.

Gli impianti energetici domestici , che servono gran parte delle abitazioni in Italia, sono quello elettrico e quello del gas metano (sono sempre meno diffusi gli impianti per il riscaldamento a GPL o gasolio). Gli impianti forniscono energia attraverso i punti di erogazione – prese elettriche e rubinetti del gas – distribuiti nei vari locali. Periodicamente, ci vengono inviate per posta (o via e-mail) la “bolletta” elettrica e quella del gas, che paghiamo attraverso un bollettino postale o con la cosiddetta “domiciliazione bancaria” ( • Figura 1 ). Ciò che paghiamo è il servizio nel suo complesso, che comprende dei costi ssi (di impianto, distribuzione, imposte ecc.) e dei costi a consumo che a loro volta dipendono appunto dal consumo effettivo (misurato da apparecchi detti contatori, elettrico e del gas).

• FIGURA 1 - Le bollette energetiche sono inviate di solito a cadenza bimestrale (o trimestrale). Una volta scelto il contratto migliore per la propria situazione, valutando le offerte sul mercato, la parte variabile relativa ai consumi è quella sulla quale alcuni accorgimenti volti al risparmio possono incidere significativamente.

PAROLE ❱

sicurezza delle centrali nucleari smantellate e le relative compensazioni territoriali (2,3%), il sostegno alla ricerca di sistema, le attività di promozione dell’efficienza energetica e i regimi tariffari speciali per le Ferrovie dello Stato; ne fanno parte i costi sopportati dalle imprese elettriche per la generazione di energia elettrica non recuperabili nell’ambito del mercato liberalizzato. Nel 2011 gli oneri generali di sistema sono stati pari a circa 7,5 miliardi di euro.

Oneri generali di sistema Si tratta dei costi degli interventi effettuati sul sistema elettrico per l’interesse dell’intera collettività. Definiti per legge, sono compresi nella “bolletta” elettrica e tutti i consumatori, sia le utenze domestiche sia quelle industriali, sono tenuti a pagarli. Gli oneri più ingenti sono costituiti dagli incentivi alle fonti rinnovabili (oggi pari al 93% degli oneri totali), ma la voce comprende pure i costi per la messa in

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