Per migliaia di anni il fuoco di legna è rimasto l’unica fonte di energia esterna usata dall’uomo: lo ha riscaldato, protetto e ne ha cotto il cibo, accompagnandolo nella transizione dalla vita nomade a quella stanziale e permettendone l’evoluzione sociale e culturale. Dalla preistoria ai mulini
Progressiva acquisizione della posizione eretta
• Che importanza ha avuto l’uso del fuoco
nell’evoluzione dell’uomo? • Quali altre forme di energia sono state impiegate fin dall’antichità?
Incremento abilità manuale
Diminuzione dimensioni dei denti
Incremento volume cerebrale
Utensili bifacciali in pietra
Nella preistoria, le uniche fonti di energia usate dall’uomo furono la
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Utensili
in pietra
Fuoco
propria forza muscolare e i raggi solari , sia sotto forma di calore per riscaldare il corpo, sia di cibo, per mezzo delle sostanze vegetali (cresciute grazie al Sole) da sempre utilizzate come componente dell’alimentazione umana. Probabilmente, oltre 300.000 anni fa, gli antenati dell’uomo moderno scoprirono casualmente l’utilità del fuoco, grazie agli incendi scatenati dai fulmini ( • Figura 1 ). Impararono prima a conservarlo, poi ad accenderlo adottando semplici sistemi ancora oggi in uso presso alcune popolazioni primitive ( • Figura 2 ). Di fatto la legna , raccolta o tagliata con rudimentali attrezzi in pietra, fu il primo combustibile utilizzato dall’uomo (oggi il legname rientra tra le fonti energetiche che chiamiamo biomasse , vedi pag. 100-103). La cottura dei cibi e il fuoco, usato come difesa dai grandi predatori, furono i due fattori chiave del profondo cambiamento nelle abitudini dell’uomo preistorico: da una vita di cacciatore-raccoglitore , essenzialmente nomade, l’uomo passò a condurre la vita stanziale dell’ allevatore-agricoltore . Inoltre, il fuoco, che riscaldava i rifugi (caverne o capanne), permise la sopravvivenza del
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1 .000 .000 di anni fa
300 .000 anni fa
genere umano nonostante la rigidità del clima glaciale e gli
100 .000 anni fa
conferì per sempre la capacità di colonizzare nuovi territori.
Circa 10.000 anni fa, sempre grazie all’energia del fuoco di legna impiegato nelle prime fornaci, l’uomo iniziò a produrre recipienti e mattoni in terracotta , a estrarre i metalli scaldando le rocce che li contenevano e, in seguito, a produrre il vetro . Un altro passo importante fu l’inizio della produzione del carbone di legna (più lento a bruciare e quindi più adatto per la lavorazione dei metalli), con un sistema perfezionato nel tempo e in uso ancora oggi.
Appunti di... ❱
...storia e fisica: ❱ Il fenomeno dell’elettricità, sfruttato come fonte di energia solo nel '700, era noto fin dall’antichità. Uno studioso greco, filosofo, matematico e astronomo del VI secolo a.C., Talete di Mileto , aveva notato che un pezzo di ambra (resina fossile di conifera, in greco élektron ), strofinato con una pezza di lana,
acquisiva una strana caratteristica, quella di attirare pezzetti di materiale leggero (per esempio pagliuzze o piume). Oggi diciamo che l’ambra può essere elettrizzata (vedremo meglio di cosa si tratta alle pagine 104-111 quando si parlerà dei fenomeni legati all’azione degli elettroni). Due corpi dello stesso materiale
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