Atlante dell'Energia

Carbone: i giacimenti Il carbone estratto ai giorni nostri ha origini molto antiche: deriva da materiale organico vegetale sepolto dalla sedimentazione milioni di anni fa; un’energia che possiamo ben denire “fossile”.

• Che cos’è, come e dove si forma il carbone?

• Come sono distribuiti i giacimenti mondiali?

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Il carbone è un particolare tipo di roccia sedimentaria composta principalmente da carbonio , con idrogeno, ossigeno e azoto, originata dopo molti milioni di anni di “lavoro geologico”. Il carbone attuale deriva infatti da materiale vegetale preistorico, accumulato in paludi e torbiere di ambienti caldi, gran parte del quale risalente al periodo chiamato proprio Carbonifero (da 360 a 290 milioni di anni fa). La vegetazione di tali ambienti era lussureggiante, caratterizzata principalmente da felci arboree (alte come alberi e dal tronco legnoso). In tempi molto lunghi, la successione di accumuli di detriti e i movimenti della crosta terrestre hanno seppellito i resti vegetali comprimendoli tra strati rocciosi, spesso a grandi profondità. Il tempo, il calore e la pressione hanno fatto il resto, trasformandoli nei vari tipi di carbone che conosciamo ( • Figura 1 ). La qualità di ciascun giacimento carbonifero dipende dalla sua “età”, cioè per quanto tempo il materiale originario è stato sottoposto alle trasformazioni che lo hanno portato alla maturità organica (che corrisponde al massimo contenuto di carbonio e quindi al massimo potere calorico). • La torba ( • Figura 1a ) è il primo stadio di trasformazione dei resti vegetali semplicemente sprofondati in ambiente umido e in assenza di ossigeno. La torba si acquista anche come terriccio per le piante, ricavata dalle torbiere attuali. Si tratta di materiale vegetale poco decomposto, acido, friabile, umido.

• La lignite ( • Figura 1b ) è un tipo di carbone a bassa maturità organica e quindi dal limitato potere calorico. • Il litantrace ( • Figura 1c ), detto

anche carbone bituminoso , è lo stadio successivo di maturazione; possiede un contenuto energetico già apprezzabile ed è il più utilizzato nella produzione di energia elettrica. • Inne, l’ antracite ( • Figura 1d ) è lo stadio maturo, una roccia nera, dura, resistente, talvolta dall’aspetto vitreo, con potere calorico molto elevato e bassa umidità. È il tipo di carbone più apprezzato e meno inquinante, ma difcile da reperire e quindi più costoso. La localizzazione e la qualità dei giacimenti di carbone sono in stretta relazione con l’età delle rocce associate: per esempio, la lignite si trova sempre in depositi recenti dell’era Cenozoica (da 65 a 1,8 milioni di anni fa), mentre l’antracite è legata a rocce molto più antiche, del Paleozoico (da 542 a 251 milioni di anni fa). Osservando la • Figura 2 si nota che oltre il 90% dei giacimenti si trova nell’emisfero settentrionale, proprio dove le masse terrestri dei continenti sono più antiche e sono state a lungo caratterizzate da basse lagune calde e rigogliose.

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PAROLE ❱

Roccia sedimentaria Roccia formatasi in tempi geologici per

Torbiera Ambiente acquitrinoso con acque lievemente correnti e vegetazione bassa costituita soprattutto da muschi detti sfagni . Non essendo esposti all’aria, i resti vegetali affondano e si degradano in assenza di ossigeno, fino a diventare torba ( vedi immagine a lato). Questo processo è visibile nelle torbiere (per esempio quelle irlandesi) mantenute artificialmente

sedimentazione (accumulo) di detriti di vario genere derivanti principalmente dall’erosione di materiali preesistenti. Di solito l’accumulo si verifica in ambienti acquatici (mari, lagune, laghi). Particolari sono le rocce organogene , formate dalla sedimentazione e compattazione di materiale organico: gusci carbonatici di microrganismi marini o resti vegetali come nel caso del carbone.

per la “coltivazione” della torba, usata come combustibile o terriccio per piante acidofile.

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