Atlante dell'Energia

LE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI

RUSSIA 15,7%

• FIGURA 2

Produzione di energia idroelettrica

UNIONE EUROPEA 10,2%

(milioni di kWh - 2010)

più di 200.000 da 100.000 a 200.000 da 50.000 a 100.000 da 10.000 a 50.000 da 2000 a 10.000 da 1000 a 2000

CINA 14,8%

CI

percentuale di energia idroelettrica rispetto al totale di energia elettrica prodotta (2011).

INDIA 12,4%

AUSTRALIA 5,6%

• FIGURA 1 - Quanto al contributo delle varie fonti nella produzione mondiale di elettricità, nel grafico, l’idroelettrico si attesta al 15,8% del totale (Fonte: IEA, dati relativi al 2011).

MOZAMBICO 99%

Altre rinnovabili 4,5%

Petrolio 4,8%

• trovare nuovi siti è ormai divenuto sempre più difcile, soprattutto per l’impatto sulla popolazione residente; • a valle delle dighe la qualità e la quantità dell’acqua sono alterate perché nell’invaso si possono sviluppare fenomeni come, per esempio, le oriture algali (mucillagini), con una riduzione dell’ossigeno disciolto che porta al soffocamento della fauna ittica.

D’altra parte, nell’idroelettrico vi sono anche degli svantaggi : • costruire una diga è assai costoso (nonostante molte dighe vengano usate anche per scopi irrigui o per controllare le piene dei umi); • creare un lago articiale signica modicare radicalmente l’ambiente vallivo che lo ospita, causando cambiamenti nell’ecologia e, nei casi più importanti, nel clima locale;

Nucleare 11,7%

Carbone 41,3%

Gas naturale 21,9%

Idroelettrica 15,8%

Produzione energia elettrica

sono stati sommersi oltre 100 centri abitati e le autorità hanno costretto a trasferirsi circa 1,4 milioni di persone che vivevano nell’area. Parallelamente, la Cina ha lavorato anche alla costruzione di altri impianti di grande e media taglia, molti dei quali entreranno in funzione nel 2015. In Africa , l’Etiopia sta realizzando un mega-impianto, la diga della Rinascita, che sfrutterà le acque del Nilo: la costruzione metterà però a rischio l’irrigazione e le

attività agricole a valle, in Sudan ed Egitto, e sta creando gravi tensioni politiche tra questi paesi. Il progetto di portata maggiore è però il cosiddetto Grand Inga, nella Repubblica Democratica del Congo. Prevede di sfruttare ulteriormente alcune cascate sul fiume Congo, dove già si trovano due dighe: se ne parla ormai da molto tempo, ma se verrà davvero realizzato l’Africa avrà un impianto più potente di quello cinese delle Tre Gole.

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