Atlante dell'Energia

I consumi elettrici mondiali sono in rapida crescita complessiva: un fenomeno dovuto soprattutto all’aumento dell’utilizzo di questa forma d’energia nei paesi di recente industrializzazione o in via di sviluppo. Energia elettrica: i consumi

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• Come si sono trasformati i consumi elettrici mondiali

negli ultimi decenni? • Quali fonti primarie si usano nel mondo per produrre energia elettrica?

i paesi in via di sviluppo tenderanno a raggiungere livelli di qualità della vita analoghi a quelli dei paesi OCSE, e ciò comporterà maggiori utilizzi di energia. Perché ciò sia sostenibile è indispensabile che la crescita di questi Stati avvenga all’insegna dell’ efcienza energetica . A cambiare negli anni non sono stati solo l’ammontare dei consumi elettrici e la loro distribuzione geograca, ma anche l’incidenza delle diverse fonti primarie sulla produzione di

La quantità di energia elettrica consumata nel mondo è cresciuta del 40% circa tra il 2001 e il 2011 ( • Figura 1 ), e addirittura del 90% rispetto al 1990. Il planisfero ( • Figura 2) mette bene in evidenza la “classica” attuale dei paesi e delle aree geograche in funzione del consumo elettrico, con l’Asia che assorbe circa 7500 TWh annui, pari al 40% dei consumi globali, mentre resta limitatissimo il ruolo dell’energia elettrica in Africa (3% del totale), dove spesso mancano reti e infrastrutture. La crescita dei consumi elettrici non è però omogenea: nei paesi di recente industrializzazione e in molti Stati in via di sviluppo risulta particolarmente accentuata, mentre nelle aree con economie consolidate (come America del Nord, Europa occidentale e Giappone) è assai meno sostenuta. Il baricentro dei consumi si sta spostando dai paesi di vecchia industrializzazione, appartenenti all’ OCSE , al gruppo dei paesi non-OCSE: per rendersene conto basta raffrontare i dati del 1990, quando prevalevano nettamente i consumi dei paesi più sviluppati, con quelli del 2011, con i due raggruppamenti quasi equivalenti ( • Figura 3) . Presto i non-OCSE, che già producono oltre la metà dell’elettricità mondiale, supereranno anche la soglia del 50% dei consumi, e tale percentuale è destinata a crescere ulteriormente. Infatti

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energia elettrica. A livello globale si è infatti registrato un incremento del ricorso al gas naturale e alle fonti rinnovabili più moderne (eolico, fotovoltaico e biomasse), contrapposto a un netto calo del petrolio. Ciò anche perché molti paesi hanno varato politiche ambientali che penalizzano economicamente l’utilizzo di fonti fossili con alte emissioni di CO 2 , allo scopo di ridurre l’effetto serra ( vedi pag. 136-137). Tuttavia, la risorsa più utilizzata nel mondo per produrre elettricità rimane il carbone ( vedi • Figura 4 e la rubrica Appunti di… a pag. 111): questa fonte risulta particolarmente economica nei paesi di recente industrializzazione come la Cina, dove ancora non sono stati presi provvedimenti scali per arginare l’utilizzo delle fonti più inquinanti.

PAROLE ❱

L’OCSE si configura come un’occasione in cui i governi aderenti si confrontano sulle esperienze socio-politiche ed economiche di attualità, affrontano problemi comuni, identificano buone pratiche di condotta e coordinano i loro orientamenti politici nazionali e internazionali anche nei confronti degli altri Stati. L’organo principale è il Consiglio, con sede a Parigi. Sito internet: www.oecd.org

paesi e un proprio bilancio, questa organizzazione ufficiale ha il compito di unire gli sforzi dei governi con i seguenti ambiziosi obiettivi: • favorire una crescita economica sostenibile ; • aumentare l’ occupazione ; • incrementare la qualità della vita ; • mantenere la stabilità finanziaria ; • sostenere lo sviluppo economico di altri paesi; • incentivare il commercio mondiale .

OCSE Sigla dell’ Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (in inglese Organisation for Economic Co-operation and Development, OECD). Istituita nel 1961, oggi riunisce 34 paesi di vari continenti, tra cui Italia, Germania, Giappone e Stati Uniti, caratterizzati da una forte spinta verso la democrazia e l’economia di mercato. Con uno staff di 2500 persone, rapporti con un altro centinaio di

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