LE FONTI ENERGETICHE FOSSILI
• FIGURA 2 - Miniera sotterranea rappresentata attraverso uno schema-tipo di questo genere di impianto.
Questa fase richiede un accurato controllo degli scarichi dell’impianto e la depurazione delle acque refue. Il carbone è quindi sottoposto a macinazione e setacciamento per ottenere le varie pezzature richieste (classifcate come ciottolo, arancio, noce, pisello, minuto ) e nello stesso tempo facilitarne il trasporto e lo stoccaggio. Queste fasi sono attentamente controllate per evitare l’emissione di polveri tossiche e fortemente inquinanti (per esempio usando getti di acqua sotto pressione e compattando il materiale). Il trasporto viene effettuato con mezzi diversi a seconda della distanza da percorrere, utilizzando camion, treni merci adattati (il sistema più comune), navi e persino carbonodotti . Può sembrare strano che un materiale solido viaggi lungo un tubo, eppure in alcuni casi questo si è rivelato un sistema di trasporto funzionale: il carbone viene macinato, miscelato con acqua (prende così il nome di slurry ) e fatto fuire tramite pompe ( • Figura 3 ).
• FIGURA 3 - Tubature di carbonodotto, che trasportano slurry; a destra, il carbone macinato e miscelato ad acqua.
visto, in ordine decrescente: Cina , USA, India, Australia, Indonesia, Sudafrica, Russia, Kazakistan, Polonia e Colombia ( nella foto a destra , una miniera nella regione di Tangshan, distretto minerario di Kaiping, in Cina). La Germania è invece il maggior produttore
mondiale di lignite e litantrace . L’ Italia non estrae più carbone (anche se le miniere di lignite in Sardegna non sono esaurite), ma ne importa una discreta quantità: circa 23,5 milioni di tonnellate nel 2011, cioè quasi il 10% del consumo di energia primaria.
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